Ero diretta all'asilo per riprendere il pupo, quando ho sentito in radio l'aggiornamento di un'iniziativa lanciata da Google già da un bel po'.
Riassumo rapidamente il contenuto del bel progetto:
Il progetto Arte o Google Art Project, nasce dalla collaborazione
tra Google e numerosi famosi musei d'arte del mondo. L'intento è quello di
offrire a tutti i navigatori della Rete la possibilità di conoscere e,
soprattutto, ammirare più di mille grandi capolavori nei minimi
dettagli. Infatti tutte le immagini messe a disposizione attraverso il
Progetto Arte sono ad alta risoluzione e, per alcune delle opere più
celebri, come la Nascita di Venere di Botticelli, la risoluzione è
addirittura di 7 miliardi di pixel, tali da consentire la
visualizzazione di dettagli altrimenti non visibili con una fugace (e ben più complicata) analisi del dipinto all'interno di un museo.
L'iniziativa, che è attiva sul sito ufficiale del progetto, è partita agli inizi di due anni fa, e nel corso di questo periodo ha aggiunto via via molti musei, raggiungendo un cospicuo database.
Tra gli ultimi arrivati, quattro musei italiani: la Fondazione Musei Senesi, i Musei di Strada Nuova a Genova, il Museo Poldi Pezzoli a Milano, e il Museo di Palazzo Vecchio a Firenze, che ora fanno compagnia alla Galleria degli Uffizi e ai Musei Capitolini, già partner di Google Art Project.
"Portare online
un'opera d'arte - spiega Amit Sood, alla guida del progetto - è frutto
di un grande impegno e investimento di risorse da parte dei nostri
partner. E' incredibile vedere come, in pochi anni, si sia riusciti a
portarne un tale numero di musei su un'unica piattaforma online".
Grazie a questo progetto è
possibile visitare virtualmente 180 spazi museali, distribuiti nelle
varie parti del mondo: dal Museo dell'Acropoli di Atene alla Serpentine
Gallery di Londra, fino al Metropolitan Museum of Art di New York. Sono
varie le modalità di fruizione delle opere d'arte e dei musei. L'utente
può "passeggiare" all'interno delle sale usando la tipica funzione
"street view" del motore di ricerca (quella presente anche su Google
Maps), esaminare una vasta gamma di opere d'arte nei minimi particolari,
fino alla più piccola pennellata, fare un tour virtuale e persino
creare le proprie collezioni personali da condividere. Il progetto
finora ha attirato oltre 15 milioni di visitatori online di tutto il
mondo. Ognuna delle strutture coinvolte ha lavorato a stretto contatto
con Google, offrendo la propria consulenza ed esperienza in tutte le
fasi del progetto: dalla scelta delle opere al taglio delle foto, fino
alle informazioni fornite a corredo.
Con questa terza edizione,
la piattaforma di Google Art Project si arricchisce anche di due nuove
funzioni, "Confronta" e "Hangout'. La prima consente di esaminare in
parallelo due opere d'arte, la seconda, di creare una visita virtuale
personalizzata del museo, scegliendo le opere d'arte preferite tra tutte
quelle presenti nella piattaforma. Attualmente con Google Art Project
sono visibili online oltre 35 mila opere d'arte e più di 300 mila
gallery create dalle utenze.
(La Repubblica.it)
Tornando alla notizia di oggi, nelle prossime ore questo splendido progetto si arricchisce di un passo in più: le Art Talks, ovvero le chiacchierate sull'arte.
Ogni mese, curatori, direttori di musei, storici ed educatori di alcune
delle istituzioni culturali piu' rinomate del mondo racconteranno in
diretta su Google le storie nascoste dietro alcune opere, spiegheranno
come si cura una mostra e offriranno spunti per comprendere alcuni dei
capolavori esposti o degli artisti che li hanno realizzati.
Tutti gli
appuntamenti saranno visibili in Hangout in diretta sulla pagina Google+ dedicata al progetto, o successivamente in streaming sul canale
YouTube Google Art Project.
CALENDARIO DEGLI APPUNTAMENTI:
Il primo Hangout è fissato proprio per oggi. E' con Deborah Howes, Director
of Digital Learning del Moma di New York che, insieme a un gruppo di
artisti e studenti, discutera' di come insegnare arte on-line.
Il 20
marzo, Caroline Campbell e Arnika Schmidt della National Gallery di
Londra discuteranno delle rappresentazioni del nudo femminile.
Nel mese
di aprile invece un panel, guidato da Peter Parshall, curatore alla
National Gallery of Art di Washington, parlera' di una delle opere piu'
popolari all'interno di Google Art Project: la Torre di Babele di
Bruegel.
In programma per i mesi a venire ulteriori appuntamenti vedranno protagonisti i curatori di istituzioni di alto profilo come il
Metropolitan Museum of Art, il Museum of Contemporary Art di Los
Angeles, il Museo Nacional de Arte in Messico e il Museo di Arte
Islamica in Qatar.
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